Sono sempre stanca e nessuno ci crede !
Quando in ufficio viene concesso un giorno di vacanza, io subito annunzio che lo dedicherò per varie faccende rimaste arretrate e alle quali già da tempo ho destinato quella giornata libera. Assicuro, insomma, che non riposerò : poiché, se lo facessi, quel breve giorno assumerebbe, agli occhi di chi mi circonda, l’aspetto di un mese intero di riposo. Anni or sono fui invitata da un’amica a trascorrere una settimana in una sua casa di campagna in Toscana. Partii stanchissima poiché avevo predisposto tutto acciocché Michele e i ragazzi non mancassero di nulla durante la mia assenza : e, al ritorno, trovai innumerevoli cose accumulatesi durante la mia breve vacanza.
Eppure, ancora nell’inverno inoltrato, se accenavo alla mia stanchezza, tutti mi rammentavano che quell’anno ero stata in villegiatura e il mio fisico avrebbe dovuto avvantaggiarsene. Nessuno sembrava capire che una settimana di riposo in agosto non poteva impedirmi d’essere stanca in ottobre.
Se a volte dico “Mi sento poco bene” Michele e i ragazzi fanno un breve silenzio rispettoso e impacciato. Poi mi alzo, riprendo a fare ciò che debbo. Nessuno si muove per aiutarmi, ma Michele grida : "Ecco, dici che ti senti poco bene, e non stai un momento ferma". Poco dopo riprendono a parlare del più e del meno, i ragazzi uscendo mi raccomandano : « Riposati, eh? » Riccardo mi rivolge un piccolo cenno minaccioso col dito come diffidandomi dall’uscire per divertirmi. Solo la febbre, la febbre forte, fa credere che siamo veramente malati, in famiglia. La febbre impensierisce Michele, i ragazzi mi portano l’arancia. Ma io ho raramente la febbre ; mai, posso dire. Invece sono sempre stanca e nessuno ci crede !
Alba DE CESPEDES, Quaderno proibito
Quando in ufficio viene concesso un giorno di vacanza, io subito annunzio che lo dedicherò per varie faccende rimaste arretrate e alle quali già da tempo ho destinato quella giornata libera. Assicuro, insomma, che non riposerò : poiché, se lo facessi, quel breve giorno assumerebbe, agli occhi di chi mi circonda, l’aspetto di un mese intero di riposo. Anni or sono fui invitata da un’amica a trascorrere una settimana in una sua casa di campagna in Toscana. Partii stanchissima poiché avevo predisposto tutto acciocché Michele e i ragazzi non mancassero di nulla durante la mia assenza : e, al ritorno, trovai innumerevoli cose accumulatesi durante la mia breve vacanza.
Eppure, ancora nell’inverno inoltrato, se accenavo alla mia stanchezza, tutti mi rammentavano che quell’anno ero stata in villegiatura e il mio fisico avrebbe dovuto avvantaggiarsene. Nessuno sembrava capire che una settimana di riposo in agosto non poteva impedirmi d’essere stanca in ottobre.
Se a volte dico “Mi sento poco bene” Michele e i ragazzi fanno un breve silenzio rispettoso e impacciato. Poi mi alzo, riprendo a fare ciò che debbo. Nessuno si muove per aiutarmi, ma Michele grida : "Ecco, dici che ti senti poco bene, e non stai un momento ferma". Poco dopo riprendono a parlare del più e del meno, i ragazzi uscendo mi raccomandano : « Riposati, eh? » Riccardo mi rivolge un piccolo cenno minaccioso col dito come diffidandomi dall’uscire per divertirmi. Solo la febbre, la febbre forte, fa credere che siamo veramente malati, in famiglia. La febbre impensierisce Michele, i ragazzi mi portano l’arancia. Ma io ho raramente la febbre ; mai, posso dire. Invece sono sempre stanca e nessuno ci crede !
Alba DE CESPEDES, Quaderno proibito
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